AVIS e Università di Ferrara insieme per promuovere la donazione
La collaborazione tra l’Ateneo e la sede Provinciale ha portato alla realizzazione di un video con protagonisti studentesse e studenti. L’obiettivo è sensibilizzare i giovani sulla cultura della solidarietà
Si intitola “Non so per chi, ma so perché” ed è il video realizzato da studentesse e studenti dell’Università di Ferrara (Unife) nell’ambito di una convenzione stipulata tra la facoltà di Scienze della comunicazione eAvis Provinciale Ferrara.
Il progetto sarà al centro di una campagna di sensibilizzazione sulla donazione del sangue che coinvolgerà scuole e, ovviamente, Università. Come ha spiegato la Rettrice, Laura Ramaciotti, «al di là degli accordi formali l’importante è quanto Università e realtà del territorio come Avis riescano a realizzare in sinergia. L’Ateneo non può che farsi promotore della cultura del dono».
«La nostra associazione investe molto sui giovani universitari – sottolinea il vice presidente vicario di Avis Provinciale Ferrara, referente per i rapporti con l’Università nonché docente di Unife, Gabriele Anania – perché uno degli obiettivi fondamentali che abbiamo è quello di poter raggiungere fasce di pubblico sempre più ampie. Per questo ringrazio la Rettrice per le occasioni che ci offre». Nel corso della conferenza stampa di presentazione, Domenico Giuseppe Lipani, docente del Dipartimento di Studi Umanistici, coordinatore del corso di Scienze della comunicazione e referente della convenzione per Unife, ha ripercorso le tappe del progetto, sottolineando il grande valore che questo ha assunto sia in termini formativi per le studentesse coinvolte, che di risultato. Diego Monteleone, responsabile Scuola di Avis Provinciale Ferrara, ha evidenziato l’importanza degli incontri in presenza che sono in corso nei dipartimenti dell’Ateneo, ripresi dopo lo stop durante la pandemia.
Nel corso dell’incontro è stata inoltre presentata la nuova convenzione tra Unife e Avis, che consente ai giovani medici in formazione di lavorare, fuori orario di servizio, nei centri di raccolta sangue della provincia. Infine, le studentesse Benedetta Bregoli e Alice Mainardi, coordinate da Sara Guberti dell’ufficio Servizi e-learning e multimediali di Ateneo, hanno illustrato l’iter di progettazione e realizzazione dei due video.
“Non so per chi, ma so perché” è un video rivolto al pubblico più adulto. Si tratta di un corto giocato sul concetto di un filo rosso che si dipana per la città, collegando chi dona e chi riceve, al di là di chi siano le persone, per concentrarsi sul “perché” del dono. L’idea si basa sulla leggenda giapponese del filo rosso che ci lega alla nostra anima gemella. In questo caso il filo rosso collegherà chi dona e chi riceve. Chi dona, nell’atto di raccogliere il filo, sceglie di intraprendere il percorso della donazione. Il corto è stato girato a Ferrara, nei luoghi più caratteristici della città, e i protagonisti sono principalmente due: il donatore e il ricevente. Per scelta non viene mostrato in volto di chi riceve per lasciare il focus sul dono e la sua ragione.