Donazione di sangue e talassemie, la campagna di sensibilizzazione

Si chiama “Donavita Project” ed è l’iniziativa lanciata dalla United Onlus. Dallo spot alla docu-fiction, un modo semplice ed efficace che racconta le attività dei centri trasfusionali

 

Una campagna di comunicazione per promuovere e sensibilizzare la donazione di sangue e tenere alta l’attenzione su malattie come talassemiadrepanocitosi e altre anemie rare. Si chiama “Donavita Project”ed è l’iniziativa lanciata da United Onlus, la federazione italiana che rappresenta 25 organizzazioni locali e regionali di pazienti talassemici.

 

 

Il progetto coinvolge organi istituzionali, associazioni di donatori (in primis AVIS Nazionale) e pazienti e organizzazioni di volontariato. Donare non costa nulla, ma può salvare la vita a molte persone. Sulla falsariga di questo claim è nata l’esigenza di diffondere la necessità di rendere il dono un gesto di solidarietà abituale e diffuso: «Il Covid non ha cancellato questo tipo di malattie – spiega il presidente di United Onlus, Raffaele Vindigni – per questo la campagna vuole raccontare la patologia con il linguaggio della normalità e della voglia di vivere: niente compassione, ma solidarietà positiva e proattività per aiutare chi ha bisogno». E la dimostrazione di questa visione arriva proprio dal nome del testimonial scelto per dare un volto a “Donavita Project”: si tratta di Andrea Caschetto, “l’Ambasciatore del sorriso” la cui storia era stata raccontata da AVIS Nazionale nei mesi scorsi. Andrea è un globetrotter, un giramondo come si direbbe in italiano. Viaggia in Paesi lontani, pieni di problemi, con un obiettivo tanto semplice, quanto straordinario: compiere attività umanitarie a favore dei bambini orfani o che vivono in strada. Storie difficili, sfide proibitive da affrontare e da superare per questi piccoli, un po’ come lui che, a 15 anni, si dovette sottoporre ad un delicato intervento chirurgico alla testa. Il suo sorriso, oggi, è il sorriso di “Donavita Project”.

 

donavita projectAndrea Caschetto (a sinistra), testimonial della campagna, insieme a Giorgio Vindigni, paziente drepanocitico

Il progetto si basa su uno spot televisivo rivolto ai giovani che sarà trasmesso su reti tv e social network. Poi Andrea Caschetto, il testimonial, farà partire il “Donavita Challenge”, una vera e propria maratona che, sempre in ambito social, dovrà coinvolgere altri personaggi pubblici, del cinema o dello spettacolo. Con “Donavita Real life docu-fiction”, invece, le telecamere entreranno nei centri trasfusionali per raccontare le esperienze, i progetti e le sensazioni di coloro che, ogni giorno, ne sono i protagonisti: dai giovani pazienti ai medici e ai ricercatori. Ma non solo. L’8 maggio si celebra la Giornata mondiale della talassemia e per quella occasione con il “Donavita Scuola Tour”, grazie alla collaborazione con il ministero dell’Istruzione, verrà proiettato un documentario che serva per informare le nuove generazioni sull’importanza di questi argomenti. Infine “Donavita Sport”, attraverso l’impresa degli alpinisti Dario Sparacino e Saro Iaconinoto che scaleranno il Monte Bianco, servirà a rilanciare la sfida per superare i propri limiti, perché niente è impossibile.