“Rosso Sorriso”, nasce il primo docu-reality sul dono del sangue

Sabato 25 settembre la presentazione del progetto che ha avuto come protagonisti i bambini e le loro famiglie. Briola: «Il modo migliore per promuovere la cultura della solidarietà»

 

 

 

Sorrisi, divertimento e la grande soddisfazione di aver reso bambini e famiglie protagonisti di un messaggio straordinario: la promozione della donazione di sangue. Si è chiusa con successo la presentazione di “Rosso Sorriso, la casa dei regali”, il primo docu-reality che punta a sensibilizzare la cultura del dono e della solidarietà nelle nuove generazioni.

 

Frutto di una sinergia tra AVIS Nazionale, Avis Regionale Lombardia e Avis Provinciale Bergamo, questo progetto di natura multimediale ha ottenuto il patrocinio di RAI per il Sociale e la media partnership di RAI Ragazzi.

 

Si tratta del terzo capitolo di un percorso iniziato nel 2013 che, come obiettivo, ha quello di raccontare ai donatori di domani quanta gioia e importanza siano legate a questo gesto tanto semplice quanto prezioso per migliaia di pazienti. Per farlo sono stati coinvolti i più piccoli insieme ai rispettivi genitori proprio per raccontare quanto, all’interno di ogni famiglia, vi sia la consapevolezza di cosa sia AVIS e di quanto importante sia il gesto etico e volontario dei nostri donatori.

 

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A condurre la diretta streaming dallo spazio Phyd di Milano è stato l’attore, Oreste Castagnaprotagonista insieme ai bambini e ai loro genitori di questo docu-reality. Nel corso della mattinata, oltre agli ospiti presenti in studio, anche collegamenti da ogni parte d’Italia hanno permesso di approfondire la realizzazione di questo progetto che rientra nell’ambito delle attività previste dal protocollo d’intesarinnovato da AVIS e MIUR

 

 

Come ha spiegato il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, all’inizio della presentazione, «fin dalla sua fondazione, nel 1937, la nostra Associazione rivolge il suo impegno soprattutto alle fasce più giovani della popolazione con l’intento di favorire la costruzione di una società fondata sulla generosità e il sostegno reciproco. Ecco perché iniziative come Rosso Sorriso rappresentano il modo migliore per avvicinarci ai più piccoli e parlare di donazione attraverso linguaggi innovativi e contemporanei».

 

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Soddisfatto anche il Responsabile dei Progetti Scuola di AVIS Nazionale, Domenico Nisticò: «Questo evento vede la luce dopo un’idea avviata anni fa. Le scuole rappresentano la seconda agenzia educativa dopo la famiglia. Da tempo, in virtù di un protocollo d’intesa sottoscritto con il ministero, abbiamo la possibilità di entrare negli istituti per diffondere questo messaggio di solidarietà. Educare le nuove generazioni a questi valori è il modo migliore per costruire una società sempre più attenta ai bisogni del prossimo».

 

«L’idea alla base di questo progetto è quella di creare un percorso investendo sulle azioni di sensibilizzazione e di attività verso le nuove generazioni – ha detto il presidente dell’Avis Regionale Lombardia, Oscar Bianchi – Solo così sarà possibile far sì che, una volta compiuti 18 anni, possano pensare di donarsi agli altri. Donare significa dedicarsi al prossimo, in che modo? Donando il sangue».

 

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Il presidente dell’Avis Provinciale Bergamo, Artemio Trapattoni, ha poi ricordato che «nel 2013 c’era la necessità di individuare un linguaggio adeguato a spiegare ai bambini il valore del dono. Fare del bene agli altri è possibile a 360°: Rosso Sorriso è prezioso per piantare quel semino della solidarietà che dovrà fiorire in futuro».