Malattie sessualmente trasmissibili, la sfida dei giovani di AVIS

Si è svolto lo scorso weekend l’Hackathon promosso dalla Consulta nazionale. Tante le ragazze e i ragazzi che, a distanza, hanno partecipato da tutta Italia. L’idea migliore, adesso, sarà inserita nel programma di AVIS Nazionale

 

Si è concluso con un grande successo “AVIS Around the clock”, il primo Hackathon sociale organizzato dalla Consulta Giovani di AVIS Nazionale. Un appuntamento che, complice il momento delicato che tutti stiamo attraversando, non è stato possibile vivere in presenza, ma che ha rappresentato un’occasione preziosa per ribadire l’impegno e il senso di appartenenza e partecipazione alla vita associativa.

 

Obiettivo dell’evento era quello di sviluppare il progetto migliore per diffondere la cultura sulle malattie sessualmente trasmissibili, un problema purtroppo ancora troppo diffuso nel nostro Paese. Dalla mattinata di sabato 6 fino a domenica 7 febbraio, oltre 60 giovani, divisi in sette squadre, hanno lavorato ininterrottamente per creare da zero l’idea più innovativa ed efficace per sensibilizzare su questo tema. A vincere è stato il Team 2, composto da giovani di Lazio, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Ma in cosa consiste il loro progetto?

 

 «I ragazzi hanno sviluppato l’idea di un film interattivo – spiega la coordinatrice della Consulta Nazionale dei Giovani, Melissa Galanti – giocando sull’acronimo Hiv e intitolandolo quindi “Human interactive vision”. Guardando il film compaiono delle domande con cui viene chiesto allo spettatore di decidere come il protagonista debba comportarsi o meno, diventando, di conseguenza, lui stesso il protagonista delle scene. Per selezionare la propria scelta sarà sufficiente premere un tasto del telecomando o del mouse, in base al dispositivo che si sta utilizzando». L’obiettivo era quello di realizzare un qualcosa di sostenibile e fattibile, ma perché proprio su questo tema? «L’esecutivo precedente aveva avviato il progetto “Testa o cuore” che aveva come focus la conoscenza delle malattie sessualmente trasmissibili – prosegue – e dai dati preliminari che erano stati raccolti abbiamo capito come, nonostante ci troviamo in una delle nazioni più avanzate, la cultura su queste patologie è ancora molto scarsa. Ci siamo trovati di fronte a molti miti da sfatare e abbiamo deciso di sfruttare questo Hackathon per sensibilizzare quante più persone possibili».

 

La cabina di regia è stata ospitata dalla Newton Factory di Roma che ha messo a disposizione dei vincitori una giornata in cui vivere l’esperienza manageriale chiamata “The Cage”, un’immersione in una sorta di thriller psicologico in cui i ragazzi avranno la possibilità di interagire tra di loro, a distanza, per determinare l’evoluzione della storia. Ma nel frattempo il film Human interactive vision dove verrà trasmesso? E con AVIS Nazionale quali saranno i prossimi step? «Nei prossimi giorni, attraverso i canali social della Consulta dei Giovani, pubblicheremo i contributi dei coach e  i lavori dei ragazzi. L’idea, poi, è quella di poterlo diffondere attraverso le piattaforme streaming più diffuse – conclude Melissa Galanti – ma servirà ancora un po’ di tempo. Inoltre sarebbe bello, in collaborazione con i volontari di AVIS, poterlo trasmettere anche nelle scuole, per promuovere la cultura delle malattie sessualmente trasmissibili tra i più giovani e riuscire, una volta per tutte, a vincere questa battaglia».

 

Molto soddisfatti i giurati dell’Hackathon che hanno deciso di votare il progetto vincitore «per l’idea creativa e innovativa e l’utilizzo di strumenti legati a realtà immersiva molto efficaci, con un ruolo dello storytelling fondamentale, così come quello del protagonismo del partecipante. Tale iniziativa ha un target molto dinamico, è pensata per poter essere estesa a più contesti (sia a livello individuale che di comunità) e per potersi “aprire” a tematiche più approfondite. È emozionale e d’impatto».

 

La giuria era composta da: Rosario Galipò, presidente di ANLAIDS; Silvia De Lodovici, responsabile marketing europeo di Abbott; Alice Simonetti, componente Esecutivo Nazionale AVIS ed ex membro esecutivo giovani che aveva sviluppato il progetto “Testa o cuore”; Andrea Volterrani, professore di Sociologia della comunicazione all’università Tor Vergata di Roma e coordinatore del Gruppo AVIS Buone Prassi; Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio Nazionale Giovani; Andrea Delli Colli, esperto di comunicazione.