Nuove varianti di Covid-19, il ministero rafforza le misure di sicurezza per i donatori
La circolare emanata dal CNS raccomanda di ammettere alla donazione solo chi si è sottoposto alla quarantena. I provvedimenti sono stati assunti a fronte del rischio elevato di nuove infezioni in Italia e negli altri Paesi europei
Il ministero della Salute, attraverso il Centro nazionale sangue, ha diramato una circolare con la quale indica nuove misure di sicurezza per i donatori di emocomponenti labili. Il provvedimento si è reso necessario alla luce delle varianti di Covid-19 che, dal Regno Unito al Brasile, passando per il Sud Africa, rischiano di provocare nuovi contagi anche nel nostro Paese.
A tal proposito, come si legge nella comunicazione del CNS, per il contenimento della diffusione a livello globale, si raccomanda di:
- rafforzare l’anamnesi per identificare i donatori con contatto, ad alto (contatti stretti) e a basso rischio, con casi COVID-19 sospetti/confermati per infezione da variante SARS-CoV-2;
- ammettere alla donazione esclusivamente i donatori che hanno assolto alle misure di quarantena e controllo previste dalla sanità pubblica.
L’aggiornamento della Direzione generale del ministero, inoltre, ricorda che la necessità di attenersi alle misure di controllo sanitarie e socio-comportamentali, viste le nuove varianti del virus, è richiamata dalla stessa Organizzazione mondiale della sanità anche per quelle persone che sono state colpite dal virus o si sono sottoposte alla vaccinazione. Secondo l’ECDC (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) il rischio che nei Paesi dell’area UE si diffondano nuove infezioni è molto alto in particolare in riferimento alla variante del Regno Unito (definita VOC – Variant of Concern – 202012/01 e che, anche in Irlanda del Nord, ha dimostrato di avere una maggiore trasmissibilità rispetto alle varianti circolanti in precedenza, nonché una maggiore gravità della malattia).